giovedì 9 gennaio 2020

Il prologo del vangelo di Giovanni Taoista

[1] In principio era il soffio vivente, il soffio vivente proveniva dal Tao anzi il soffio vivente era il Tao.
[2]Egli era in principio nel Tao:
[3]tutto è stato fatto per mezzo di esso, e senza di esso niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
[4]Dal lui venne lo yin e lo yang. Dal loro alternarsi venne il Qi (l'energia vitale) dal quale vennero le miriadi di creature;
[5]la yin splende nello yang, ma lo yang non l'ha affievolito.
[6]Venne un soffio mandato dal Tao e il suo nome era Donna.
[7]Essa divenne la madre di ogni cosa sotto il cielo. Da essa é scaturita e si è manifestata l'energia vitale detta Qi, perciò tutto esiste per mezzo di lei.
[8]Egli non era l'energia vitale, ma da essa doveva scaturire e manifestarsi l'energia vitale.
[9]Veniva ad esistere il Qi (l'energia vitale) vera, quella che pervade le miriadi di creature.
[10]Da esso scaturì l'esistenza, e il mondo, considerato come recipiente, fu plasmato per mezzo di esso, eppure il mondo non ne riconobbe lo sforzo di volontà.
[11]Scorre continuamente verso le sue creature, ma le sue creature non ne sono mai pienamente riempite.
[12]A quanti però ne sono riempiti, ha dato potere di diventare figli del Cielo: a quelli che dal Cielo sono discesi seguendo la strada tracciata da esso
[13]i quali non solo dallo spirito, né da volere di della Terra, né da volere di uomo, ma dallo yin sono stati generati.
[14]E il Tao si fece carne e venne a popolare l'universo e noi vedemmo il suo abito di luce, abito di luce come del'uno supremo generato dal Tao, pieno di grazia e di verità.
[16]Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.
[18]Il Tao-cielo nessuno l'ha mai visto: proprio la Qualità unigenita, che è nel seno del Tao, lei lo ha rivelato.