domenica 14 aprile 2013

Un giorno di ordinaria follia


Non è il titolo del famoso film di Michael Douglas, ma è la prima cosa che mi è venuta a mente per descrivere quanto scoperto a partire dal 2 aprile recandomi al punto ecologico di Marcianise, nei pressi del cimitero trovandolo chiuso. Ho pensato  essendo pasqua forse i dipendenti abbiano avuto un giorno in più di riposo. Ripasso il giovedì e trovo ancora chiuso. Scendo è noto un penoso cartello che recita 8:00- 14:00, ripetuto due volte. C’era da approfondire e poco da scherzare.
Cartello esposto davanti all'Ecopunto 

Contatto qualcuno che ne dovrebbe sapere e ottengo la spiegazione, che cerco di esprimervi nel migliore dei modi. Innanzi tutto gli operatori non sono due ma tre.Il terzo è responsabile della vagliatura e spedizione corretta del materiale. Vengo a sapere che da due anni circa, gli orari doppi, impegnavano gli operatori per 12 ore giornaliere, considerando le ore di pacco, creando non pochi disagi per gli operatori, Si sono aggiunti problemi di ordine pubblico per cui spesse volte gli utenti protestavano pretendendo che durante l'ora di spacco si prolungasse l'apertura, causando con ciò diversi interventi dei vigili del fuoco, per cui considerando anche la consuetudine di avere in altri Ecopunti della provincia un orario unico si è scelto che a partire dal 02 Aprile 2013 l’Ecopunto farà orario continuato, 8:00-14:00.
In un paese anormale dove la raccolta dei rifiuti costa il doppio che altrove, dove preziosi materiali atti al riciclo vengono gettati in discarica e addirittura grandi “geni” preferirebbero incenerire incassando i lauti incentivi CIP6, fregandosene di avvelenare centinaia di migliaia di concittadini, dove solo poche eccezioni incomplete quali bottiglie in PET, polistirolo  (quando non sotto sequestro) vetro, abiti, carta e cartone, ma scartando incomprensibilmente il prezioso alluminio vengono riciclati. In un paese dove cumuli di rifiuti sono abbandonati ogni giorno lungo le strade e regolarmente soggetti ad incendio causando diossina e cancro, mi domando cosa impedisce di raccogliere porta a porta tali preziosi e mortali rifiuti? Cosa impedisce la riapertura dell’isola ecologica già riattata? Dopo la denuncia querela che l’anno scorso ha portato come risultato la famosa dichiarazione di Balduzzi alla Cancellieri: “Qui abbiamo un’altra ILVA !”,
Cosa è stato in concreto fatto per impedire che qualcuno, pur di buona volontà decidendo un pomeriggio di consegnare nel punto ecologico materiali riciclabili, non rifiuti e trovandolo chiuso, vistosi con la macchina piena decida di sbarazzarsene abbandonandoli in luoghi isolati fornendo materiale incendiabile per chi per prendersi il metallo nei copertoni e fili elettrici, usa carta, plastica e vestiti come innesco di enormi roghi di morte? Chi o cosa è il responsabile di questo fetido veleno che appesta i nostro nasi d’estate e ci ha reso il luogo d’Italia con maggior mortalità di cancro? Mi domando anche cosa ne pensa il viceprefetto Cafagna, inviato da Roma a coordinare le azioni antiroghi. Credo che sarà s'accordo con me nel accettare la tesi che prevenire è meglio che curare.
           cosa è il responsabile di questo fetido veleno che appesta i nostro nasi d’estate e ci ha reso il luogo d’Italia con maggior mortalità di cancro? Mi domando anche cosa ne pensa il viceprefetto Cafagna, inviato da Roma a coordinare le azioni antiroghi. Credo che sarà s'accordo con me nel accettare la tesi che prevenire è meglio che curare.
           

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