lunedì 19 giugno 2017

Opportunità

E' una questione di opportunità. Tutti noi siamo oppressi dal sistema che ci impedisce il volo(ovvero fa volare solo chi fa parte della gallina bianca a forma di compasso) poi per distrarci uno dei modi è quello di farci scagliare contro altri poveri costretti a lasciare la loro terra o invogliati con falsi miraggi sempre dallo stesso sistema che opprime noi in diverso modo.
Non è accoglienza prendere milioni di persone e trasferirle senza nessuna opportunità in un altro luogo dove già le opportunità sono state ridotte ad arte anche se non al livello di quegli altri, è solo manipolazione, moderno schiavismo, disprezzo assoluto della natura umana fatta comunque a somiglianza di Dio.
Non puoi tenere milioni di persone chiuse in prigioni più o meno pulite, più volte meno che più, senza farle lavorare. Usano le false leggi dei tempi della normalità per impedire per esempio che uno li usi in campagna. Preferiscono tenerle a far nulla nei campi di concentramento moderni (Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo - CARA). Ma è vero o no che siamo in una situazione di emergenza?
Il perbenismo spacciato come sinistra, amico dei padroni del mondo,i si inventa tutte le forme lessicali di sfruttamento dalle quali questi sfortunati devono essere difesi, come nel caso dovesse capitare che un contadino dovesse assumerli. Il contadino magari passa una mazzetta al lavoratore, ma no deve assumerlo e pagare i contributi al governo. Poi quando i criminali li usano per spacciare, rubare o lavorare come schiavi nei loro campi nessuno vede nulla. Tanto che c'è di strano? I soliti sfruttatori, sono criminali. non hanno nulla da perdere.
In italia non si lavora a pari opportunità ma il tutto pende verso il peggio. A parole no ma in fatti si.
E' una situazione di emergenza che si può risolvere solo col lavoro e parliamoci chiaro se non c'è nelle industrie e questa gran massa di esseri umani, se non sono analfabeti, possono essere assimilati a questa condizione, vuol dire non rappresentano in assoluto manodopera specializzata. Nell'attesa che si emancipino come è loro diritto, devono lavorare la terra. Senza sfruttamento ma ogni centimetro di terra libero dovrebbe essere lavorato. Meglio che tenerli a poltrire e a covare odio e disprezzo per la nostra gente per il male indiretto che continuiamo a infliggerli direttamente .o indirettamente.
Lasciarli tali e quali come sono in una civiltà "diversa" dalla loro, li disorienta e li svilisce.
L'emancipazione dell'uomo passa attraverso il lavoro che è benedizione per se e i propri figli che hanno il diritto sacrosanto di nascere in una normale famiglia fatta da padre,e una madre.

Analizzo ora il problema da un altro punto di vista, partendo dal comportamento animale. Un animale selvaggio ha naturale paura dei predatori, ma se il predatore col tempo smette di attaccarlo tale paura presto scompare e finisce che il numero delle prede aumenta a dismisura e se il tempo passa per natura la preda, pur non potendo far nulla contro il predatore comunque inizia ad attaccarlo e se dovesse essere una preda in grado di unirsi magari anche di ucciderlo. Seconda considerazione, se lo stile di vita di una specie riesce a svilupparsi in un determinato ambiente, alla mutazione di detto ambiente tale specie viene danneggiata, e comunque in un territorio lo stile di vita dominante sarà quello della maggioranza di coloro che lo abitano. Ora o si riesce a trasformare lo stile di vita dei neo arrivati in quello della popolazione che già vive in tale territorio o sarà inevitabilmente il contrario. Quindi è lecito o no difendere il proprio stile di vita che poi dopotutto potrebbe non essere il peggiore in assoluto? o peggio di quello della nuova specie?
Per difendersi ci vogliono i mezzi e sono quelli che ci sono stati gradualmente tolti: soldi, libertà, cultura. Ci hanno come chiusi in gabbia, goccia a goccia resi ignoranti, generazione dopo generazione resi consumisti, senza il minimo senso critico. Indeboliti dal cibo spazzatura, dalla vita sedentaria etc. Ci anno gradualmente fatto accettare stili di vita al di la delle nostre possibilità, con materiali e mezzi soggetti alla obsolescenza programmata oltre che alla naturale. Materie prima in levitazione, e poi ecco che siamo stati riempiti di poveri senza dignità, perchè senza soldi vali meno di niente.
Senza comprensione del nuovo ambiente questi poveri tendono sempre ad aggregarsi verso oggetti conosciuti, a chiudersi in ghetti e a continuare il loro stile di vita, perché? perché lo sanno svolgere da sempre. Forse pochi di loro fanno il salto ma questo può essere facilitato quando si è soli. Quando un animale è solo cerca un branco a cui appartenere e accetta le regole di detto branco. Ma se si vive in mezzo a un branco grande con un numero tale di piccoli branchi della sua specie già riconoscibile, naturalmente l'individuo isolato tende a associarsi con i suoi simili. Dal branco l'individuo trae conferme, forza e comprensione.
E noi come branco siamo proprio all'opposto. Siamo soli pur circondati da milioni. Siamo bombardati da ogni angolo di sensi di colpa, che spingono i più sensibili dover trovare la soluzione ad ogni male, combattendo la loro stessa società ma non riuscendo a migliorarla ma solo a disgregarla.
Qualcuno forse crede di essere malvagio quando accende un telefonino e sente la necessità di doverne dare uno a tutti gli abitanti del mondo . Qualcuno potrebbe sentirsi in colpa quando mangia (però spesso questo cibo é pieno glifosato) e vede che in certe parti del mondo non c'è cibo.
In qualcuno scatta una molla che vorrebbe cambiare la propria società per dar tutto a chi non ce l'ha. Ma questo non deve diventare suicidio sociale. L'uomo è il predatore di se stesso, poiché dopo aver soggiogato tutta la natura non gli rimane che un solo nemico. La politica da qualche secolo vive di marketing e finché questo rimane va tutto bene, ma il rischio che detto marketing diviene una realtà concreata, che sfugge di mano è tanto. Per questo bisogna vigilare sul tipo di marketing che si va diffondendo.
Esiste un obbligo morale, difendere l'uomo ma sopratutto migliorarne lo status morale e arrivare infine a una società serena. Ma alcuni marketing rivoluzionari e alcuni predatori vanno contro tali principi. I peggiori marketing predatori sfruttano quelli positivi per i loro fini di disgregazione e sfruttamento, approfittando dell'ignoranza funzionale che regna nelle menti di alcuni individui.
Ci si indigna se un negoziante viene sorpreso a farsi lavare la vetrina da un migrante, ma non ci si indigna quando li vediamo a non fare nulla tutto il giorno fuori a un negozio o agli incroci etc
Il fatto è che loro certamente non vorrebbero stare lì ma ci devono essere per poter vivere e questo è negazione di dignità. Loro vorrebbero fare altro ma chi se ne prende carico e gli consente di uscire dal loro limbo?
La falsa informazione copre tutto come una nebbia. Qualche tempo fa si cercò e forse si riuscì anche a far credere che i ROM erano tutto ROMENI quando in realtà era tutt'altra cosa, così anche con i migranti molte sono le cose che non vengono dette come i milioni di euro di business intorno ai quali girano.
Ci viene evidenziato che siamo una società che ha il dovere dell'accoglienza, tutte cose molto belle, ma non ci viene detto che poco o nula il singolo individuo di detta società può fare. Anzi i comportamenti istintivi e individuali, come quello di dare una monetina al migrante all'uscita del supermercato non sta risolvendo la questione a radicalizzando.
Due sono le cose. O dai la moneta ad un individuo che ambisce a da altro o a chi ambisce solo a quella. Se ambisce ad altro non lo stai aiutando, non gli stati dando dignità. Se ambisce solo a quella umanamente non lo stai aiutando ma lo cristallizzi di più nel suo pessimo e poco dignitoso comportamento.
Si sa però che i beni e i mali sono quelli che dipendono da noi, tutti gli altri sono della categoria degli indifferenti. La nostra capacità di influire nel mondo è molto limitata ed è soggetta all'ignoranza.
La nostra voglia di cambiamento deve partire da noi ma deve spingerci al nostro miglioramento e seguire il miglioramento di quelli che ci stanno vicino e a macchia d'olio si modificherà l'intera società. Ma tale cosa passa solo tramite il vecchio "Conosci te stesso".
Rafforzare il singolo individuo significa rafforzare la società, e chi ne entra a far parte immediatamente si deve adeguare e sente il dovere di farlo. In una società flaccida dove il denaro fa solo comprare cose ma non fa migliorare l'individuo è destinata a dissolversi e a venire assimilata da un'altra società magari scritta nella tavola bianca delle menti di migranti disorientate e sbigottite alla ricerca di qualcosa che ancora non hanno trovato.

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